Attorno agli impianti geotermici persistono ancora molti pregiudizi e falsi miti che rischiano di confondere utenti, amministratori di condominio e proprietari di immobili. L'energia geotermica è capace, oltre a ridurre i consumi energetici fino al 70%, ad aumentare il valore degli immobili.
In questo articolo analizziamo i 5 principali miti legati alla geotermia e li confrontiamo con dati reali ed esempi concreti, per dimostrare perché questa tecnologia rappresenti una delle soluzioni più intelligenti per il futuro dell’energia.
Nonostante i dati e gli esempi concreti dimostrino l’efficacia degli impianti geotermici, attorno a questa tecnologia persistono ancora diversi pregiudizi e convinzioni errate. Molti pensano che sia troppo costosa, che richieda grandi spazi, che sia difficile da mantenere o che funzioni solo in ambito rurale. In realtà, migliaia di installazioni in Italia – da condomini a piccole abitazioni, fino a grandi complessi alberghieri – dimostrano il contrario.
Capire e superare questi falsi miti è fondamentale per chi vuole orientarsi verso un futuro energetico più sostenibile, migliorando al tempo stesso l’efficienza e il valore del proprio immobile.
Uno dei pregiudizi più diffusi riguarda i costi degli impianti geotermici. Molti pensano che si tratti di una tecnologia accessibile solo a grandi edifici o a investimenti milionari. In realtà, se consideriamo il ciclo di vita dell’impianto, la geotermia si rivela una delle soluzioni più convenienti e stabili nel lungo periodo.
L’investimento iniziale può essere superiore rispetto a una caldaia tradizionale, ma va visto come un capitale che genera risparmi concreti negli anni. Un impianto geotermico ben progettato permette di ridurre fino al 70% i costi di riscaldamento e raffrescamento, con un ritorno dell’investimento mediamente tra i 5 e i 10 anni, a seconda delle dimensioni della struttura e dei consumi.
Un altro aspetto fondamentale è la disponibilità di incentivi e detrazioni fiscali:
In sintesi, se guardiamo ai dati reali, il “costo elevato” è un falso mito: la geotermia è un investimento che aumenta il valore dell’immobile e riduce drasticamente le spese energetiche.
Un altro pregiudizio diffuso è che gli impianti geotermici siano installabili solo su grandi terreni, e quindi inadatti a contesti urbani, villette con giardino ridotto o condomini in città. In realtà, grazie all’evoluzione delle tecnologie e alla varietà di sistemi disponibili, la geotermia si adatta perfettamente anche a spazi ridotti.
Esistono infatti due principali modalità di installazione:
Oltre alle sonde, in alcuni casi si utilizzano anche pozzi di presa e di resa (impianti open loop), che sfruttano l’acqua di falda come serbatoio termico, reimmettendola nel sottosuolo a valle rispetto al punto di prelievo. Anche questa tipologia non richiede grandi spazi superficiali, ma una corretta analisi idrogeologica del sito.
Questo dimostra che la geotermia non è vincolata da grandi superfici esterne: oggi può essere implementata sia in contesti rurali che urbani, con soluzioni calibrate sulle reali esigenze dello spazio disponibile.
Molti pensano che un impianto geotermico sia un sistema complesso, con alti costi e frequenti esigenze di manutenzione. Questo pregiudizio deriva spesso dal confronto con le caldaie tradizionali, che richiedono controlli periodici, pulizie, verifiche dei fumi e sostituzione di componenti usurabili.
In realtà, la geotermia è una delle tecnologie più affidabili e longeve nel panorama delle energie rinnovabili:
Un altro punto di forza è la sicurezza: non essendoci combustione di gas o gasolio, vengono eliminati i rischi legati a fughe, esplosioni o emissioni nocive.
Al contrario di quanto si crede, un impianto geotermico è più semplice e sicuro da mantenere rispetto ai sistemi tradizionali, e garantisce continuità operativa con interventi minimi.
Un pregiudizio molto diffuso è che la geotermia possa essere installata solo in aree rurali o con ampi spazi verdi, mentre sarebbe impossibile o poco conveniente in contesti urbani. La realtà è ben diversa: oggi la geotermia è già presente e funzionante in numerose città italiane ed europee, dimostrando come si integri perfettamente anche in ambienti densamente abitati.
Perché la geotermia è adatta ai contesti urbani?
Esempi reali in Italia
La geotermia non è quindi una tecnologia “di nicchia per le campagne”, ma una soluzione concreta e già adottata nei centri urbani, capace di ridurre consumi, emissioni e dipendenza dai combustibili fossili.
Un altro fraintendimento comune è che la geotermia sia utile soltanto nei mesi invernali per produrre calore. In realtà, questa tecnologia è estremamente versatile e garantisce funzioni multiple durante tutto l’anno.
Le tre funzioni principali di un impianto geotermico:
Oltre il comfort: vantaggi economici e ambientali
La possibilità di avere un unico impianto integrato per tutte le stagioni riduce drasticamente i costi di gestione, elimina la necessità di più dispositivi (caldaia + condizionatori + boiler) e contribuisce alla riduzione delle emissioni di CO₂.
La verità è che la geotermia non è solo riscaldamento, ma un sistema completo e multifunzionale che offre comfort, risparmio e sostenibilità 365 giorni all’anno.
Sfatare i falsi miti significa aprire la strada a una consapevolezza più chiara: la geotermia è una tecnologia matura, sicura, conveniente e già ampiamente utilizzata. Non è solo per grandi progetti, ma anche per condomini, hotel, aziende e piccole abitazioni.
Con vantaggi concreti come:
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Per approfondire ulteriormente i dati e gli studi sulla geotermia in Italia, puoi consultare anche le risorse ufficiali messe a disposizione da ENEA – Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile.
Nuovi impianti in Italia
La diffusione della geotermia a bassa entalpia è in continua crescita: ogni anno in Italia vengono installati circa 1.000 nuovi impianti con pompe di calore geotermiche, a conferma di un trend positivo e di un interesse sempre maggiore da parte di privati, condomini e strutture commerciali.
Per ulteriori approfondimenti, puoi leggere lo studio completo di Moreno Fattor, Presidente ANIGhp, disponibile sul sito del MASE: La diffusione della Geotermia a bassa entalpia in Italia e possibili sviluppi.